Due strambi al Parco

L A D Y

All'inizio non le piaque molto, troppo affollato e luminoso, ma si abituò presto e si sedette a terra, aspettando.
-Tsk!-

L A D Y

Come una bambina educata si lasciò tirare sul tavolino riscaldato senza opporre resistenza. Certo che a Tokyo il tempo camiava con un nonnulla, e non aveva avuto la cosa di portarsi dietro un giubbino.
-Grazie...-

L A D Y

Seduta sulle gambe, con le ginocchia piegate in avanti, in posa prettamente giapponese, prese a sistemarsi le pieghe del vestito, che in pratica era la cosa più visibile, oltre alla chioma dorata, a breve distanza.

LADY

Annuì, pensando stesse parlando di qualcosa lì intorno, ma senza girarsi e soffermando lo sguardo su un insetto che, innocuo, passava di lì.

L A D Y

D'altra parte, la bella ereditiera non aveva la minima intenzione di mettere gli occhi addosso all'alieno.
Paura di restarne rapita? Forse! Chi lo sa? La cosa certa è che appena si girò...
-C-Che c'è!?-
Disse di botto, divenendo tutta rossa e fissando il viso del ragazzo.

L A D Y

Spostò subito gli occhi da un'altra parte, ma dopo una decina di minuti interruppe il silenzio di tomba sceso tra i due e chiese.
-Dimmi qualcosa di te.-

* L A D Y *

Si stranì un po', si girò e stavolta disse, con un tono un po' da rimprovero, un po' da persuasione.
-Avanti, ci sarà qualcosa da dire.-
Ci pensò un po', guardando in alto e mettendo un dito sul mento.
-Che ne so... Quando sei nato, da che pianeta provieni... Com'è la tua famiglia...-