~ Dream Lake

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La villa Kaiba, una tra le più famose e difficili da individuare, si affacciava appena lontano dal lago, ma era abbastanza vicina da poterci arrivare con un mezzo.
Ed infatti l'autoritario proprietario, nonchè capo-famiglia, arrivò, in sella ad una motocicletta, stavoltasenza la solita giacca, ma in smockin' bianco, sbottonato, con la faccia scocciata.
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Edited by Ale The Queen! - 24/3/2008, 07:19

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Sempre scocciato, fermò la moto e l'abbandonò da un lato.
Era stanco. Stanco dei festini organizzati dagli altri in casa sua, e finivano sempre col solito party raffinato, ma terribilmente noioso. Stanco delle persone che credevano di fargli un favore, ma gli solo controllavano la vita.
Si affacciò sulla riva per darsi una sciacquata al viso. La pelle, già diafana di per sè, era impallidita ancora di più. Solo l'ombra di quello era un tempo, diciamo un paio di reincarnazioni fà, esisteva ora nella sua anima, ma si ostinava a non dar retta a chi gielo diceva.
Si lavò il viso un'ultima volta, bagnando appena le punte della frangia frastagliata, per poi sedersi a terra.
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Nemmeno il ragazzo si accorse della presenza dietro di lui, ma continuò a fissare l'acqua.
Solo dopo alcuni minuti si girò, accorgendosi solo allora della ragazza.
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All'inizio rimase un po' perplesso dalla figura femminile che, chissà per quanto, era rimasta lì dietro senza che lui se ne accorgesse.
-Buonasera a lei.-
Stranamente cortese, rispose col solito tono gelido, in netto contrasto con la voce di lei. Tono basso, ma con accento chiaramente nippo-americano, di cui non era chiaro quale dei due fosse il più marcato.
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ღ S E T O ღ

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-Sono il proprietario di questo posto. Se tanto le dà tanto...-
Poca confidenza fa male. Infatti, si ritrovò a dire, di seguito ad una piccola pausa.
-Seto. Chiamami solo Seto.-
Nemmeno ci stesse provando. Dopotutto, non dava tanta confidenza, appunto, a nessuno. Che gente strana!
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S E T O

Ma non è che lui se ne accorgesse tanto, era, più che altro, rimasto con lo sguardo intrappolato in quei fili scarlatti. Mai visto un colore simile!

S E T O

E fu un piccolo errore, poichè si ritrovò il ragazzo esattamente davanti, sempre a fissarle i capelli.
-Ma... Sono tinti?-
Chiese, con l'intenzione di toccarli, ma poi bloccando le mani con le dita ancora pulsanti e rimettedole a posto...